Lago di Garda, la gestione dei livelli condivisa tra Regioni

Il Garda avrà finalmente voce nella gestione dei suoi livelli. Così come previsto dal contratto di Lago che sarà sottoscritto il 10 marzo dai tre governatori regionali Fontana, Zaia e Fugatti, nella «cabina di regia» preposta a prendere decisioni in merito alla regolazioni dei livelli entrano finalmente tre rappresentanti gardesani, uno per ogni Regione bagnata dal lago.

Li ha designati l’Assemblea della Comunità del Garda. A entrare nella commissione che interagirà con Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po cui fanno capo le decisioni relative alla regolazione dei livelli benacensi, sono il bresciano Maurizio Ferrari, assessore all’ambiente di Sirmione, il sindaco del Comune veronese di Torri, Stefano Nicotra, e il vicesindaco del centro trentino di Nago-Torbole, Luigi Masato. Nella stessa assemblea è stato eletto anche il rappresentante gardesano da inserire nella commissione che gestisce il tunnel scolmatore Nago-Torbole, tra l’Adige e il Garda, la cui apertura, finora, veniva decisa in Trentino con il Garda a fare da spettatore. Si tratta del sindaco di Malcesine, Giuseppe Lombardi.

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