La Festa di Tulipani da Sirmione al Parco Giardino Sigurtà

Dopo lo straordinario spettacolo di migliaia di tulipani di varie specie e tonalità, ammirati a Sirmione, realizzato da Giuseppe Sigurtà, il progettista delle aiuole lacustri, con lo stesso stile attuato al suo Parco, è stato naturale raggiungere Parco Giardino Sigurtà, a Valeggio sul Mincio, per ammirare la fioritura di un milione di tulipani, che accanto a giacinti, muscari e narcisi colorano prati e boschi, grazie ad oltre 300 varietà tra precoci, medie e tardive , di vari colori dal rosso al giallo, dal viola al bianco.
Appuntamento imperdibile per gli appassionati di fiori e fotografia: il Viale delle Aiuole Fiorite, le aiuole galleggianti rotanti nei Giardini Acquatici e nei Laghetti Fioriti; la balconata fiorita, in deliziose cassette di legno lungo la Passeggiata Panoramica. Una vera e propria distesa colorata e profumata, nei boschi, nei prati, e nei declivi, in forma libera. Belle le fioriere ma affascinanti anche le fioriture spontanee. In questi mesi i manti erbosi sono colorati oltre ch da muscari, giacinti e narcisi, da ampi cespugli di forsizia, da margherite e miosotis.
In queste settimane prunus e viburnus hanno le prime gemme, mentre il Labirinto, composto da 1500 piante di tasso, è sempre verde. Al suo centro si erge una torre che rimanda al parco parigino di Bois de Boulogne. Già attiva la Fattoria degli animali per l’attività didattica: Pecore, caprette, daini attirano bambini festosi!!
Gli adulti si attardano sotto l’Eremo (tempietto in stile neogotico, risalente 1792), nel Boschetto degli Aceri, verso il Castelletto, dove sono ricordati gli scienziati e premi Nobel, ospiti inizio ‘900 al Giardino: G. Domagk (scopritore dei sulfamidici), A. Fleming (scopritore della penicillina), S. A. Waksman (scopritore della streptomicina), Konrad Lorenz (Premio padre dell’etologia) e A. B. Sabin (scopritore del vaccino orale contro la poliomielite), in un dialogo silenzioso con il monumento bronzeo dedicato a Giuseppe Carlo Sigurtà, l’imprenditore che comprò il parco nel 1941 dagli eredi Maffei e nel 1978 lo aprì “Giardino” al pubblico.
Dalla secolare Grande Quercia, Quercia farnia, uno degli gli alberi più antichi, (ha 4 secoli), dalla perfetta armonia tra il tronco (6 m. di circonferenza) e la chioma (120 m. di circonferenza), raggiunge i 40 m. di altezza, posta nell’area più antica del Parco, un sentiero boschivo porta alla Grotta votiva. In stile rocaille con pietre e fossili incastonati, voluta dal marchese Antonio Maffei come rifugio in cui conversare di filosofia, arte, poesia ed amore con gli amici, dal 1942 è diventata una Grotta Votiva dedicata alla Madonna di Lourdes.
Riprendiamo il percorso in salita per raggiungere l’uscita, ricordando ai lettori che le fioriture si alterneranno: dopo i tulipani, da metà aprile a maggio inoltrato fioriranno le peonie e trentamila boccioli di rosa, poi le Liliaceae; in estate dalie, ninfee, e nei diciotto specchi d’acqua, le ortensie, per concludere, in autunno, con il folliage.
Buona visita!!

 

 

 

 

 

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