L’Europa ed il Mondo: ma anche ognuno di noi

Oggi mi trovo veramente imbarazzata nello scegliere di che scrivere: i titoloni sono tutti per l’Europa ed il pericoloso empasse in cui si trova tutta la regione. David Cameron, il Primo Ministro inglese, affossa la possibilità di un’unità fiscale a 27 e forse saranno 23 i paesi che rinunceranno alla sovranità in questa materia tanto cruciale, per contribuire ad un’unione più forte e concreta. E’ ancora tutto da stabilire e, francamente, io ormai penso che all’Italia rinunciare alla sovranità non possa fare che bene, visto che per conto nostro non siamo in grado di gestirla. Sembrerà una provocazione la mia, ma per me, che mi sento da tempo Europea, è proprio così – e non lo è da quando ho dovuto cominciare a vergognarmi del mio governo e dei miei rappresentanti politici, ma da prima: semplicemente mi riconosco in un’identità che va al di là dell’italico. Non è che non mi senta Italiana, ma riconosco l’Europa come la mia casa. Come mi sento lacustre ed Italiana (mai Padana, per caritàdiddio), mi sento anche appartenente ad una regione dalle radici culturali storiche e profonde, con un’identità sfaccettata, ma precisa. Il “vecchio continente” è il mio, l’ho capito parlando, convivendo, studiando, lavorando: prima con cittadini americani (statunitensi in particolare), perchè il nostro modo di ragionare, la nostra sensibilità, i nostri esempi, il nostro senso dell’umorismo, la nostra cultura generale, i nostri riferimenti storici e geografici, il rapporto con il corpo nostro e dell’altro; al rientro in Europa ho vissuto 10 anni in Belgio, tra colleghi internazionali, ma che provenivano dalla mia stessa parte dell’oceano – qui ho ricevuto conferma delle radici comuni di un popolo dai mille colori e facce, con declinazioni culturali ricche della propria diversità, ma che si riconosce uno, quando si prende la briga di ascoltarsi e guardarsi negli occhi, alzandoli dai limiti del proprio orticello. Insomma: vista la manifesta incapacità della classe politica italiana, se qualcuno ci desse una mano a tenerci in riga, non sarei certo io a piangere per furto di sovranità, si passa solo allo scalino successivo, non a qualcosa che sento estraneo. Certo, l’Europa politica ancora non esiste, anche se c’è (più o meno riconosciuta) quella sociale e civile, identitaria, insomma. Ecco, mi sono dilungata, sorry… Tutto questo per dire che io vorrei si passasse ad un’Europa più vicina ai singoli cittadini e credo che l’unico modo per raggiungere l’obiettivo sia l’elezione diretta dei rappresentanti europei. Vorrei conoscere meglio le facce, la voce, la filosofia di Barroso e Van Rompuy, di tutti i commissari e ministri e vorrei che i loro nomi fossero conosciuti dai più, proprio come capita per i nostri rappresentanti nazionali. L’Europa c’è, ma bisogna che si faccia sentire, vedere, conoscere, per poterla riconoscere.

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Ecco: io sono la dimostrazione del fatto che l’urgente non lascia mai spazio al fondamentale… Sapete che nei giorni scorsi si è tenuto un importantissimo incontro a Durban, Sud Africa, per definire la co-operazione mondiale che dovrà seguire l’imminente scadenza del trattato di Kyoto? Leggete un diario riassuntivo QUI. Sapete come sta andando? Sapete che oggi è l’ultimo giorno? Conoscete le posizioni degli USA e di quell’Obama che, sulla green economy ha perso il treno? Sapete che ormai non si parla nemmeno più di fermare il surriscaldamento globale, ma di provare a limitarlo ai 2°C? Sapete che si continua a perdere tanto, troppo tempo prezioso? E sapete che è perchè ogni nazione non è in grado di guardare al di là dei limiti del proprio orticello? Oh, ma pensa, la frase ricorre! Fosse che fosse una questione fondamentale per lo sviluppo, che dico, per la sopravvivenza del mondo di domani? Ma mica domani tra due secoli: domani sabato 10 dicembre… tra crolli dell’€ ed emissioni oltre i limiti consentiti nelle grandi città, il territorio muore, in senso fisico e civico. Ma a Torino non si faranno le domeniche a piedi, non vorrai mica disturbare lo shopping natalizio…!!! Perchè questa questione non è sulle prime pagine? Perchè è sempre in fondo o dietro a qualcosa? Perchè i media non si prendono la briga di portarla in primo piano? Se ci fosse più consapevolezza civile, ci sarebbe anche più pressione a fare di più, meglio e più in fretta.

2mila bambini formano l'immagine di un leone ruggente sulla spiaggia di Durban per "svegliare" i governi

Ragazzi, che risveglio… buona giornata a tutti… sì, vabbè… xxx

Vai articolo originale: http://scrivoxvizio.wordpress.com/2011/12/09/leuropa-ed-il-mondo-ma-anche-ognuno-di-noi/

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