Il cane da guardia del potere

Guardando la cartina in alto si può notare che l’Italia è colorata di giallo, a differenza del resto dell’occidente (compresa l’Australia), del Giappone e di altri paesi che sono verdi.
Quella mappa indica la libertà di stampa nel mondo, ed è stilata dall’organizzazione Freedom House.
Il nostro paese è classificato come semi-libero.
Qualcuno si stupisce? Io no. Basta sentire le domande poste dai giornalisti ai politici: sempre banali, dalla risposta scontata; mai che siano in grado di mettere in difficoltà l’intervistato, mai che siano domande scomode.
Del resto i canali televisivi principali sono 7, di cui 3 controllati dalla politica e 3 di proprietà del presidente del consiglio. Per non parlare di molti giornali…
Bruno Vespa da anni conduce l’unico programma di informazione giornalistica di Rai 1, e lo fa con un livello di servilismo che fa cadere le braccia (ci sarà un motivo se è sempre al suo posto).
Spesso mi chiedo dove saremmo senza Internet. Io mi informo soprattutto attraverso il web, anche perchè molte notizie non vengono date da tv e giornali.
Sicuramente senza la rete sarei molto più ignorante, ci sarebbero una moltitudine immensa di informazioni delle quali non sarei mai venuto a conoscenza. E questo perchè non serve essere iscritti all’ordine dei giornalisti per fare informazione via internet, non serve far approvare l’articolo da un direttore che riceve pressioni su pressioni da politici, industriali e co.
Forse in Italia è il web il cane da guardia del potere, visto che questa funzione non è compiuta in modo soddisfacente dai media tradizionali.
Peccato che la diffusione della banda larga da noi sia deficitaria, e che molti non abbiano nemmeno una connessione…

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