Un giovane hacker di 24 anni è stato arrestato dalla Polizia Postale su ordine della Procura di Napoli, con l’accusa di accesso abusivo aggravato ai sistemi informatici e diffusione di malware, insieme ad altre tre persone indagate per gli stessi reati. L’hacker avrebbe sfruttato le sue capacità tecniche per carpire informazioni dai server del Ministero della Giustizia, inizialmente per scoprire i dettagli di un’indagine che lo riguardava personalmente.
La Polizia Postale, durante le indagini, ha sequestrato diversi terabyte di dati già decriptati, archiviati su server dislocati anche all’estero. Secondo quanto è stato dichiarato durante una conferenza stampa presieduta da Ivano Gabrielli, capo della Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’hacker era già stato oggetto di un’indagine a Brescia, poi trasferita a Gela.
Grazie alle sue abilità informatiche, il giovane sarebbe riuscito a ottenere i privilegi di amministratore sui server del Ministero, consentendogli di accedere a fascicoli coperti dal segreto investigativo, violando così la riservatezza dei dati.
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