Finanziamenti alla Locale, la Regione vuole indietro i soldi

Il finanziamento per la Polizia locale non è dovuto: se Calcinato, con Lonato e Bedizzole, dovrà rifondere alla Regione i 130mila euro concessi, lo stabilirà il Tar. Il finanziamento è relativo a un bando del 2016 per l’acquisto di sistemi di videosorveglianza, automezzi e dotazioni varie per la Polizia locale. Calcinato, in forza della gestione associata della Locale con i Comuni di Bedizzole e Lonato, si è accaparrato il massimo del contributo: 130mila euro con cui nel marzo del 2017 ha acquistato i «portali» agli ingressi del paese, due auto, la stazione mobile, due biciclette e tre etilometri.

Poco meno di due anni dopo, ossia nel gennaio 2019, è arrivata una comunicazione dalla Regione «nella quale l’ente sostiene che uno dei requisiti per accedere al contributo fossero le dodici ore di servizio continuativo, ogni giorno, inclusi sabato e domenica – spiega l’assessore alla Sicurezza, Stefano Vergano -. Ma questo nel bando non era esplicitato. Così abbiamo risposto sostenendo che per quel punto il bando fosse interpretabile, ma la Regione ha tirato dritto».

E a marzo 2019 è prima arrivata la revoca formale del finanziamento, poi il ricorso al Tar dei Comuni, con richiesta di sospensiva successivamente rigettata: se ne discuterà nel merito. Una situazione per Vergano incresciosa, «ma che non inficia la validità della convenzione in essere con Bedizzole e Lonato: da quest’anno peraltro partiremo con il servizio h24 e stiamo lavorando per la nuova sede unica. Da rilevare, inoltre, che Calcinato sarà eventualmente chiamato a versare solo la quota di competenza, ossia 53 mila euro. Il resto sarà diviso tra gli altri due Comuni».

La questione è emersa in consiglio comunale giovedì sera: «re» della seduta, il bilancio consolidato. E ha fatto storcere il naso la «perdita» di oltre 530mila euro. Una «condizione altamente preoccupante», per le minoranze, ma regolare per amministratori e tecnici, perché frutto di un «tecnicismo finanziario – ha spiegato l’assessore Giacomo Savoldi -: nel consolidato va trasformato l’ordinario unendo i bilanci delle partecipate e inserendo gli ammortamenti, che nell’ordinario non sono previsti».

 

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