E tre! ecco la terza edizione del FilmFestival del Garda!

Il Filmfestival del Garda, giunto alla sua terza edizione, che si svolgerà fra il 4 e l’8 dicembre al Cinema Teatro Cristal di Salò per le Sezioni Concorso e Fuori Concorso, presenterà una trentina di titoli provenienti da una selezione internazionale di autori alla loro opera prima e seconda.

Per i lungometraggi ; Il canto delle spose, un film scritto e diretto dalla regista Karin Albou (al suo secondo lungometraggio) con Lizzie Brocherè e Olympe Borval, una produzione francese che narra la vita di due amiche d’infanzia sedicenni nella Tunisi del 1942.

Dalla Bosnia Erzegovina arriva Snow, una coproduzione bosniaco-franco-tedesca scritta e diretta da Aida Begic e interpretata da Zana Marjanovic e Jasna Ornela Bery che mette in scena le storie di Slavno, un piccolo villaggio della Bosnia che nell’autunno del 1997 si spopola a causa della guerra. Rimangono solo le donne, un anziano e un ragazzino.

Dalla Turchia arriva Autumn, il lungometraggio di esordio di Ozcan Alper. Il regista, che firma il film anche come sceneggiatore, racconta la storia di Yusuf (Onur Saylak) che nel 1997, appena ventiduenne, fu imprigionato e condannato a dieci anni di carcere come dissidente politico. Scarcerato per motivi di salute, Yusuf torna mestamente al suo villaggio.

Dal Canada arriva Only diretto dalla coppia Simon Reynolds e Ingrid Veninger, due attori passati dietro la macchina da presa. La pellicola parla di Daniel, un ragazzino che vive nel motel gestito dai genitori nel nord dell’Ontario e vede protagonista, oltre alla co-regista, anche Jacob Switzer.

Fra i documentari questa terza edizione del FilmFestival del Garda annovera un titolo importante come 211: Anna di Giovanna Massimetti e Paolo Serbandini. Anna Politkovskaja, uccisa il 7 ottobre 2006 davanti all’ascensore di casa, è il duecentundicesimo giornalista ammazzato in Russia dal crollo dell’URSS. Il film è la storia di Anna e Aleksandr, moglie e marito, entrambi giornalisti, lui star della tv nella seconda metà degli anni ottanta e simbolo della perestrojka, lei coraggiosa e

appassionata testimone della tragedia cecena dal 1999 al 2005.

Il Filmfestival del Garda è inoltre lieto di presentare uno dei migliori esordi cinematografici degli ultimi tempi. Si tratta del primo lungometraggio del regista malese Yeo Joon Han: Sell Out!, commedia musicale incentrata sulle vicende di Eric e Rafflesia, un ingegnere e una presentatrice televisiva alle prese con le assurde richieste dei vertici della multinazionale per cui entrambi lavorano.

Il concorso dei cortometraggi propone un ampio sguardo internazionale sul panorama classico e sperimentale di questo particolare linguaggio. Sono dodici le pellicole che andranno a comporre la sezione competitiva, provenienti da Italia (Il cappellino, TV, Forte debolezza, Home), Francia (L’accouchement de Wendy), Stati Uniti (Birth, Kanisza Hill), Polonia (Light), Irlanda (Enough), Croazia (Ona koja mjeri), Svizzera (Tanz ins Glück) e Spagna (El ataque de los robots de nebulosa-5).

La sezione Fuori Concorso, ampliata rispetto alle edizioni precedenti, ha in programma la proiezione di corti e lungometraggi particolarmente significativi. Tra questi il film di apertura, A Christmas Carol di Robert Zemeckis, riproposizione in 3-D del celebre racconto natalizio di Charles Dickens. Inoltre verrà presentato The Hunt il lungometraggio d’esordio del giovane regista romano Andrea Iannone, co-finanziato dal Filmfestival del Garda e che già ha riscosso ampio successo in occasione della sua prima mondiale a Roma, un divertente e divertito film horror/splatter che dimostra tutto il talento di questo giovane filmmaker. Molto atteso anche il cortometraggio Vita da campo, di Sara Poli, prodotto dall’associazione culturale nonsolo8marzo, che regala un punto di vista femminile sulla tragedia del terremoto dell’Aquila.

Trova spazio nella sezione, prova dell’attenzione nei confronti dei più disparati linguaggi cinematografici, Watershed, video sperimentale di Graziano Staino tra Philip K. Dick e i mistici medievali, accompagnato dalle musiche di Alessandro Stefana leader dei Gauno Padano e chitarrista di fiducia di Vinicio Capossela.

Uno degli eventi di maggior interesse di questa terza edizione è la proiezione, come evento speciale e film di chiusura del Festival, de La faccia della terra, progetto legato alla figura del grande musicista Vinicio Capossela. Un viaggio fisico e interiore lungo le storie che fanno da contraltare alla scrittura e alla lavorazione del più recente album di studio di Vinicio Capossela, Da solo. Un film racconto on the road alla scoperta di stagioni scomparse, strumenti inconsistenti, personaggi fantastici e quotidiani, storie di vita che evocano suggestioni e pagine che diventano canzoni in carne e ossa, incontri fortuiti e fatali, solitudini specchiate, Side Shows da rodeo americano.
Girato con una tecnica mista dal regista Gianfranco Firriolo, La faccia della terra offre uno spaccato inedito sull’universo artistico di Vinicio Capossela, finendo per essere, oltre che narrazione cinematografica, un occhio indiscreto che immortala, quasi in prima persona, il processo creativo che si nasconde dietro ogni storia, dentro ogni canzone. Trasformando quello che inizialmente doveva essere un semplice backstage girato da un amico, il regista amalgama il materiale grezzo alla fonte del disco in questo strambo “film racconto”, nell’audace intento di scardinare il classico genere del “dietro le quinte”.

A seguire verrà proiettato, sempre Fuori Concorso, il polacco Popieluszko di Rafal Wieczynski, pellicola biografica incentrata su Jerzy Popieluszko, sacerdote figura spirituale di riferimento del sindacato autonomo di Solidarnosc ed espressione di un’opposizione pacifista alle brutali reazioni del regime.

In occasione di questa terza edizione del Filmfestival del Garda, verrà allestita una mostra fotografica selezionata dall’archivio Ringart di Parigi. Noah Ringart nasce in Polonia nel 1898 in una famiglia ebrea di origini russe. Fugge dalla Polonia e arriva a Danzica dove si avvicina per la prima volta al mondo della fotografia. Negli anni Venti vive a Berlino dove diviene amico e, in seguito, collaboratore del celebre fotografo Umbo uscito dalla scuola della Bauhaus e interprete dell’avanguardia tedesca di quegli anni. Negli anni Trenta è a Parigi e decide di nascondersi in Francia durante la guerra finché nel 1947 ritrova Robert Capa che con Seymour e Cartier-Bresson stava fondando il primo nucleo della futura Magnum Photo. Sarà proprio grazie a Capa che Ringart lavorerà come archivista per la Magnum alla quale resterà profondamente legato per tutta la vita. Noah Ringart muore a Parigi nel 1970.

Come nelle precedenti edizioni, il Filmfestival del Garda si dimostra molto attento anche agli eventi collaterali alle proiezioni dei film. Parallelamente alla retrospettiva dedicata a Marlene Dietrich nella serata di Lunedì 7, presso il Bio Bar Il Vicolo (Vicolo Amadei, Salò), la cantante Isa Lagarde, accompagnata alle tastiere da Stefano Ghisleri, si esibirà in uno spettacolo di cabaret proponendo le più celebri canzoni del repertorio musicale della splendida diva tedesca.

Infine la festa di chiusura del Festival vedrà protagonisti proprio i Guano Padano, che si esibiranno in concerto dalle 23 in poi presso Villa Pasini, Osteria della Cantina, Via Videlle 2 Raffa di Puegnago (Bs).

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