Di letarghi, boschi ed esche…

Il fatto è che io non ho tenuta su lunga durata. E' la costanza che mi manca. Il fiato. Dopo una settimana vissuta tra la tastiera e gli schermi del computer e della , dopo tutti i ragionamenti che ho fatto su governi che cadevano ed altri che nascevano, le osservazioni, le speranze, adesso ho la sensazione che mi serva tempo per disintossicarmi. La serata L:O:V:E: mi ha instradato, mi ha distratto dalle preoccupazioni sulla politica nazionale e mi ha regalato il piacere della performance, come non me lo godevo da tempo. Seguo i primi giorni di questo governo rendendomi conto che più mi sembra di sapere, più ignoro, capisco che posso capire solo limitatamente, continuo a fidarmi dei miei istinti, veglio ed attendo. E voi? Forse è ora di una scossa: me la date voi? Mi sento un po' letargica, francamente. Tanto mi piace imparare, curiosare e incuriosire, osservare, riflettere, rimuginare, essere sorpresa e sorprendere, tanto la pigrizia riesce in un battibaleno ad inglobarmi in una bolla, che finisce che mi porto sempre addosso: scuola, spesa, figlie, amiche, progetti, riunioni… a volte fanno parte del reale che amo, a volte sembrano lì solo per impedirmi di addormentarmi, manco avessi tutt'un bosco attorno, che – col buio, il silenzio e le morbidezze del muschio – sembra tanto accogliente… così facile… lasciarsi andare… Mi riposo e mi rigenero? O mi azzero? Lanciatemi un'esca, magari abbocco…

Vai articolo originale: https://scrivoxvizio.wordpress.com/2011/11/23/di-letarghi-boschi-ed-esche/

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