Mese: Marzo 2011

Navigarda, si apre la stagione 2011

Con l’arrivo della bella stagione riparte la navigazione sul lago, anche se qualche preoccupazione l’avevano avuta sia gli operatori del settore che gli utenti, infatti erano previsti dal Governo pesanti tagli, poi annullati nel milleproroghe.

La mobi…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://andreavolpi.blogspot.com/2011/03/navigarda-si-apre-la-stagione-2011.html

Navigarda, si apre la stagione 2011

Con l’arrivo della bella stagione riparte la navigazione sul lago, anche se qualche preoccupazione l’avevano avuta sia gli operatori del settore che gli utenti, infatti erano previsti dal Governo pesanti tagli, poi annullati nel milleproroghe.

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Programmazione urbanistica in Provincia di Brescia: è necessario cambiare rotta

Ripropongo questo contributo di Riccardo presentato sul sito di Oltre Gibilterra; contributo quanto mai attuale anche per San Felice che si prepara ad adottare un PGT dove sono previste per oltre l’80% edificazione di ville e meno di 20 alloggi di edilizia sociale, cioè per i giovani di San Felice. Riflettiamo!!! Ricordo che negli incontri […]

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http://laltrasanfelicewp.wordpress.com/2011/03/29/programmazione-urbanistica-in-provincia-di-brescia-e-necessario-cambiare-rotta/

Alcune sentite osservazioni di Alberto Callegari

In un post precedente avevo già presentato Alberto Callegari e il suo bellissimo studio in provincia di Piacenza (http://lebarrieredelsuono.blogspot.com/2011/03/ho-appena-telefonato-ad-alberto.html). In questi giorni ci siamo scambiati alcune mail e gli ho chiesto di scrivere alcune impressioni/pensieri sull’argomento di questo blog. Mi sono molto stupito di condividere moltissime suggestioni di quello che ha scritto, segno che qualcosa nel percorso delle nostre storie è stato, senza saperlo, condiviso.
Come  ho fatto notare ad Alberto, non ci sono proposte nel suo scritto, ma trovo estremamente interessante condividere sensazioni attorno alle quali scaldarsi, sono sicuro che le proposte arriveranno. Senza fare un album dei ricordi queste cose le condividiamo solo noi due o c’è qualcun’ altro?
Mi sto anche rendendo conto che questo blog non è fatto per persone che hanno fretta: i post sono impegnativi e lunghi, ma la fretta, come dice Alberto nel suo scritto, non ha di certo migliorato la qualità della vita ne del nostro lavoro…..
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…sai, d’altronde tutti noi siamo stati “il ragazzino del garage” che sognava di plasmare musica in uno studio di registrazione vero.
La differenza sostanziale con il ragazzino di oggi è che quelle poche attrezzature che potevi permetterti te le dovevi sudare davvero.

LA TECNOLOGIA DEMOCRATICA.
È quello che tutti abbiamo sognato di conquistare, ma è anche quello che ha fatto evaporare la magia dell’arte.
20 anni fa non era ancora arrivata l’ondata cinese del basso costo. Un microfono o un mixer seppur mediocre costava comunque tanto.
Anche se oggi i Behringer (per fare un esempio) sono qualitativamente discutibili, te li puoi comunque permettere . una volta o prendevi un bel compressore costoso o facevi senza. Senza parlare del fatto che oggi il ragazzino del garage può anche scegliere di avere il top della tecnologia software a costo zero. Seppure illegalmente ma a costo zero.
Tutto questo svaluta il sogno iniziale. Non gli da valore.
Non gli da valore perché non ti fa pensare. Se ti mancava quel processore, dovevi inventarti un’alternativa e spesso era quell’alternativa a creare un sapore nuovo, che mai avresti razionalmente saputo prevedere.
Poi c’è la SOVRAINFORMAZIONE.
Tutti sanno tutto. O meglio, possono sapere tutto.
Tutti conoscono e danno per scontato le tecniche di microfonazione o di mixaggio che una volta dovevi scoprire da solo su libri del mistero introvabili o capirle da solo dopo anni di esperienza.
Certo, più faticoso ma più appagante. Anche questo faceva aumentare la preziosità del lavoro di fonico.
NON ABBIAMO TEMPO
Oggi gli anni scorrono più veloci. Sarà che sto invecchiando, ma vedo che non vale solo per me.
Mi sembrano pochi quelli trovano il tempo per godersi l’ascolto di un disco, senza essere in modalità multitasking. Molti in auto nel traffico, in ufficio, comunque lasciando sempre alla musica la funzione di “aroma d’ambiente”, uno stimolo sensoriale come potrebbe essere appunto un deodorante o uno stuzzichino al bar.
Pochi si isolano al buio nella loro stanzetta per scoprire ogni dettaglio dell’ultimo album che li ha folgorati sulla via di Damasco come ai tempi di “sgt.pepper” o “the dark side of the moon”
Facebook è più che sufficiente, perché non c’è tempo. E la sola musica annoia se non ci sono immagini a corredo.
Non c’è più tempo e non ci ricordiamo più l’ultimo film che abbiamo visto e gli album usciti l’anno scorso sono già sepolti dalla polvere.
OMOLOGARSI
Il lavoro di fonico deve adeguarsi a questo nuovo stile di vita.
Una volta erano indispensabili almeno un paio di giorni per mixare una canzone, adesso devi farlo al massimo in due ore, dando fondo alla tua impagata esperienza.
Impagata perché sei pagato per le ore effettivamente impiegate e non per le ore di esperienza accumulate negli anni.
La giustizia sarebbe : ti ho mixato il brano in due ore. Sono 1000 euro.
100 euro per il tempo impiegato e 900 euro per l’esperienza a cui ho attinto.
Fantascienza.
MEA CULPA
Ma la vera colpa sta nella perdita di emotività a favore della quantità.
Oggi chiunque può mixare un brano quasi senza ascoltarlo, applicando soltanto i preset di Logic per virtualizzare qualsiasi cosa. Per omologare qualsiasi cosa.
Oggi che possiamo veramente e finalmente investire in qualcosa di nuovo, perché la tecnologia democratica ci permette di fare tutto quello che vogliamo, ecco che quasi mai ne sappiamo approfittare.
Ecco che si rincorre il suono vintage che una volta non potevi permetterti e si riduce tutto ai soliti 4 preset. Ecco che si banalizzano le scoperte tecnico-musicali dei pionieri degli anni ’60 e ’70 con due o tre plug in del cazzo, che simulano, che virtualizzano, che anche il nostro ragazzino nel garage sarebbe in grado di applicare.
Anzi, che sicuramente applicherà meglio di noi, in quanto ancora vergine da preconcetti.
Magari li applicherà in modo blasfemo, inciampando in risultati da matita rossa nello statuto del fonico perfetto, come fece anni fa chi saturò le valvole di un ampli da chitarra o che abusò di compressioni ed equalizzazioni…
Forse la speranza per smuovere il ristagno artistico sta proprio nell’ingenuità o nell’ignoranza rimasta nascosta negli angoli dei garage di quando eravamo più giovani.

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Alcune sentite osservazioni di Alberto Callegari

In un post precedente avevo già presentato Alberto Callegari e il suo bellissimo studio in provincia di Piacenza (http://lebarrieredelsuono.blogspot.com/2011/03/ho-appena-telefonato-ad-alberto.html). In questi giorni ci siamo scambiati alcune mail e g…

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Pusteria verde

Dal rapporto di Legambiente ripreso da Repubblica guardo la mappa dei comuni che sono al 100% basati su energie rinnovabili: il primo è un paesino in Val d’Aosta, il secondo è Brunico in Pusteria.

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Giornata Fai a Peschiera

Nella pagina delle gallerie fotografiche abbiamo aggiunto una nuova galleria (ancora in evoluzione) con alcune foto scattate domenica durante la riuscitissima manifestazione organizzata dal Fai nella cittadina di Peschiera del Garda. Una partecipazione di pubblico veramente impressionante che ha coinvolto … Continue reading

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Nuovo consiglio, vecchie abitudini /2

Arriva oggi a mezzogiorno la documentazione relativa al punto 7 dell’odg in consiglio comunale domani, ricordo il contenuto: “Autorizzazione a procedere alla riduzione del capitale sociale della GE.PA. Sirmione s.r.l. per copertura perdite anni prece…

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http://andreavolpi.blogspot.com/2011/03/nuovo-consiglio-vecchie-abitudini-2.html

Nuovo consiglio, vecchie abitudini /2

Arriva oggi a mezzogiorno la documentazione relativa al punto 7 dell’odg in consiglio comunale domani, ricordo il contenuto: “Autorizzazione a procedere alla riduzione del capitale sociale della GE.PA. Sirmione s.r.l. per copertura perdite anni prece…

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Alcune considerazioni di Giovanni Ferliga

Ho invitato Giovanni Ferliga, che ho il piacere di conoscere, a commentare alcuni passaggi dei post pubblicati. Giovanni è un giovane produttore, fonico e soprattutto musicista, componente degli Aucan, un gruppo che si sta distinguendo da un po’ di tempo sulla scena italiana e non solo. Questa non ha la presunzione di essere un’ intervista naturalmente….

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PRIMA CONSIDERAZIONE: si assiste sempre piu’ spesso all’ appoccio delle piccole produzioni dove la cosa piu’ importante non è piu’ la produzione musicale ma la promozione musicale, quando nel budget di una produzione la spesa alla musica è si e no di 1/3 è un successo, si preferisce investire in uffici stampa, video, ecc. Come la vedi tu?  
Penso a James Blake, un ragazzino di 21 anni che da un mese è in vetta alle classifiche europee. Ha registrato il disco nella sua cameretta e quando gli hanno proposto “quantomeno” di mixarlo ha detto, “no mi piace così e voglio che resti così”. Ha firmato un contratto con ATLAS/Universal. Di sicuro, senza di loro, quel disco sarebbe rimasto nella sua cameretta. I Verdena registrano mixano e masterizzano WOW nella loro sala prove: entrano al 2ndo posto della classifica ufficiale FMI. Sempre con Universal (Italia). Cos’è quindi che garantisce il successo? La qualità della registrazione, la promozione, il talento, la fortuna… il caso? 
SECONDA CONSIDERAZIONE: ho incontrato Daniele Grasso e abbiamo parlato per un pomeriggio. Siamo arrivti ad una conclusione possibile che è quella di riconoscere una categoria che abbia determinate caratteristiche di filosofia del lavoro per poter aver voce comune e non sentirsi isolati con i propri problemi.
Ti chiedo: ti sembra possa avere una logica salvaguardare questa categoria che porta come, caratteristiche principali, un rapporto “artigianale” e artistico? Naturalmente il tuo punto di vista potrebbe essere quello che a te non importa un picchio perchè per te lo studio è solo una macchina, ci sta anche questo….
Sono convinto che questo sia un lavoro anche “artigianale”, o almeno così lo è stato per me che mi sono occupato spesso di cablaggi, riparazioni e lavori sulla struttura dello studio (miglioramenti acustici eccetera). E’ di sicuro un lavoro che ha un aspetto manuale e manipolativo, e questo è il suo bello. I problemi legati a lavorare in studio sono gli stessi per tutti, ad esempio il rapporto psicologico e artistico che si instaura con le persone che stanno registrando. Spesso la vera fatica è trovare la propria soluzione ai problemi che si presentano durante la registrazione, ma questa è la sfida in cui ci si imbatte nel realizzare un disco!
TERZA CONSIDERAZIONE: Fabio Sechi fa paralleli tra il mercato discografico e quello del vino ricordando come, negli anni ’80, i produttori di vino per risparmiare usarono il metanolo per alzare la gradazione alcolica causando diversi decessi (forse tu non lo ricordi per motivi d’ eta..). Il mercato del vino cambiò politica diventndo l’ eccellenza che ora è. Vedi dei reali paralleli?
Non mi intendo né di vino né di mercato. Semplicemente con il digitale l’abbattimento dei costi ha permesso a chiunque di registrare un disco, così come di realizzare un set fotografico o un videoclip. Io resto del parere che se l’intuizione originaria è valida il supporto è secondario. Vidi un intervista ad Angus Young (AC DC) che faceva qualche riff di chitarra: il suono era strepitoso anche se registrato con il microfono della videocamera! Chiaramente i dischi non li registravano con la videocamera… Gli album che passano alla storia hanno però un lavoro di produzione e di progettazione sonora con cui è difficile competere da un home studio e che la maggior parte dei musicisti non può assolutamente affrontare.

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Alcune considerazioni di Giovanni Ferliga

Ho invitato Giovanni Ferliga, che ho il piacere di conoscere, a commentare alcuni passaggi dei post pubblicati. Giovanni è un giovane produttore, fonico e soprattutto musicista, componente degli Aucan, un gruppo che si sta distinguendo da un po’ di te…

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Tiratardi

Ho trovato software musicali divertenti e utili per iPad (Key Chords, iHarmony, iPiano Lessons e SymphonyPro per la notazione musicale ) e poi mi son omesso a sperimentare nuove funzioni di FileMaker (ma perchè in Italia lo fanno costare il doppio?) e di OmniGraffle (ottime le librerie di stencils di…

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Garageband incompatibile

Bello Garageband per iPad ma per il momento non si può interagire con la versione Mac (anche se il sito lo dice c’è una nota nell’area tecnica (oltre alla mia esperienza diretta) che lo conferma

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Ai miei amici fotografi

Visto che oggi abbiamo tempo da dedicare ai piccoli piaceri domenicali, raccomando agli amici fotografi un’oretta passata a sfogliare lentamente il portfolio di Alex MacLean Ci sono immagini davvero stupende per accostamenti cromatici, taglio, luce. Buona domenica. (grazie a IlPost per la segnalazione e alla sua magnifica rubrica il Sunday…

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