La conclusione del concorso Pnrr 2023 per le nomine dei docenti continua a essere un processo lungo e complesso. Il termine di assegnazione delle posizioni per i vincitori del concorso è fissato al 10 dicembre, ma l’iter si sta rivelando incidentato, con numerose rinunce e verifiche sui punteggi dei candidati che rendono difficile l’assegnazione definitiva delle cattedre, sia per i docenti di ruolo sia per i supplementi.
Ritardi e difficoltà nella gestione delle graduatorie
L’anno scolastico è iniziato da oltre un mese, e il sistema di assegnazione degli incarichi presso l’Ufficio scolastico territoriale (Ust) appare caotico: si coprono buchi da una parte mentre se ne aprono altri altrove. I posti scoperti , in particolare nelle aree urbane e per il sostegno, si ripresentano di frequente e solo lo scorso fine settimana sono stati coperti più di 200 incarichi vacanti tramite le graduatorie provinciali, che restano tuttavia in sofferenza a causa delle continue rinunce e del numero ridotto di candidati disponibili. Le carenze principali si registrano nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, tra cui gli istituti Sraffa, Mantegna, Fortuny, Mompiani e Pascoli .
Rinunce, ricorsi e sanzioni: un sistema in difficoltà
Le rinunce sono dovute spesso alla mancata rimozione dalle graduatorie di chi ha già trovato una supplenza o una posizione più vantaggiosa, mentre ricorsi e verifiche sui punteggi contribuiscono a complicare ulteriormente il sistema, con un algoritmo che assegna i punteggi in modo rigido e impersonale. Solo nell’ultima settimana, tredici candidati sono stati sanzionati per non essere presentati all’incarico, anche se queste sanzioni vengono poi frequentemente annullate.
Antonella Poli della Flc Cgil descrive una situazione in cui gli aspiranti docenti sentono di subire un’ingiustizia, soprattutto a causa del ritardo delle nuove graduatorie provinciali biennali . A questo si aggiunge la difficoltà nel conciliare esigenze e richieste, come spiegato da Luisa Treccani della Cisl Scuola : le richieste di chiarimenti intasano l’Ust ei sindacati, rendendo ancor più arduo l’intero processo.
Problematiche nel settore del sostegno
Le maggiori problematiche emergono nelle nomine di sostegno , che spesso vedono supplenti costretti a lasciare la cattedra per fare spazio ai vincitori del concorso. Questa instabilità nel settore del sostegno è riconosciuta anche dal Ministro Valditara , che ha recentemente promesso di stabilizzare 85 mila precari tramite percorsi formativi Tfa e corsi Indire, soluzioni tuttavia non ancora attive.
Prospettive future e interventi necessari
Per far fronte a questi problemi strutturali, i sindacati chiedono maggiori risorse umane e strumenti informatici per gestire meglio il sistema delle graduatorie. Infatti, una volta esaurite le graduatorie a esaurimento (GaE), la gestione delle nomine passa ai dirigenti scolastici, che consultano le graduatorie interne e avviano interpelli per reperire il personale necessario, purtroppo spesso invano.
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