Un gruppo crescente di comuni si oppone al progetto del depuratore del Garda, che prevede lo scarico delle acque reflue nel fiume Chiese. Durante una recente riunione a Bedizzole, i sindaci hanno riaffermato la loro contrarietà a cinque aspetti chiave: lo scarico nel Chiese, le imposizioni dall'alto, l'assenza di una Valutazione Ambientale Strategica, la natura inadeguata dell'opera e la mancanza di fondi economici. I sindaci di Calcinato, Carpenedolo, Visano, Villanuova sul Clisi e Idro hanno aderito all'accordo già esistente tra i comuni contrari.
La prossima settimana, una delegazione di sindaci incontrerà il nuovo Commissario Straordinario per esprimere le loro preoccupazioni e presentare un Esposto alla Corte dei Conti. L'obiettivo è proteggere il fiume Chiese da interventi che potrebbero compromettere l'ecosistema locale e la qualità della vita dei cittadini. Le amministrazioni coinvolte intendono continuare a lavorare insieme per garantire la salvaguardia del territorio e dell'ambiente fluviale.
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