Chiesa San Francesco Colombare Sirmione — La porta bronzea

Per la porta bronzea alla Chiesa S. Francesco, datata anni’60, lo scultore Luciano Vicentini, ispirato dalla Porta bronzea di San Zeno in Verona, ha ideato, dopo un’ampia ricerca storica, una porta bronzea, in dodici formelle, in cui ha impresso momenti significativi della storia di Sirmione.
1 Le Palafitte: Vicentini tratteggia insediamenti palafitticoli in era neolitica e nell’età del bronzo (IV millennio al 1500 a.C.) presenti lungo le rive di Sirmione: nelle zone di San Francesco, Porto Galeazzi, Maraschina, Lugana Vecchia (Silva lucana: palude boschiva).
2 Sirmione Romana La bellezza naturale della penisola benacense, attirò famiglie patrizie Romane, che utilizzando la via Gallica vi costruirono sontuose Villae d’Otium. Nella formella sono raffigurate le “Grotte di Catullo”, e una barca, ispirata da un frammento di affresco conservato nell’Antiquariumi. Il poeta veronese G. Valerio Catullo (87–54 a. C.) che nei carmi celebra l’amore infelice per l’infedele Lesbia, e la sua Domus nella bella Sirmione, che da allora può fregiarsi del titolo di “penisola Catulliana”.
3 Il popolo Longobardo Nella formella si vedono una famiglia Longobarda e un cavaliere. I Longobardi guidati da re Alboino, erano giunti dal Nord Europa, in Italia, avevano fondato il regno nel 568, con capitale Pavia, quindi, convertiti al cristianesimo, innalzarono monumenti e chiese anche a Sirmione: San Martino, oggi perduta, San Pietro in Mavinas e San Vito, e un monastero femminile con annessa la chiesa di San Salvatore, voluto dalla regina Ansa, (moglie di Desiderio)
4 Cunimondo da Sirmione: al popolo dalle lunghe barbe, è dedicata una seconda formella raffigurante il drammatico episodio dell’uccisione di Maniperto, fiduciario della regina Ansa, (nel 764 alla corte di Pavia) da parte di Cunimondo da Sirmione, che pentitosi venne da Lei graziato e, come riparazione offrì lasciti a tre chiese: San Martino, oggi santa Maria Maggiore; San Vito, abbattuta nel 1744, e San Pietro in Mavinas rappresentate sullo sfondo della scena.
5 Anno Mille Nella fascia superiore della formella sono scolpite la cascina Onofria, con omonima facciata della Chiesa, (nella zona bonificata dai benedettini, oggi un ruderi); in quella inferiore gli edifici della Lugana Vecchia (identificata nelle antiche carte come “betola” e “osteria”, “mansio”, luogo di sosta nella Silva Lugana).
6 I Catari a Sirmione L’artista rappresenta il tragico rogo dei catari a Verona, nel febbraio 1278. Essi credevano di aver trovato rifugio dalle persecuzioni francesi a Sirmione, per un voltafaccia degli scaligeri furono intrappolati e tradotti a Verona.
7 Sirmione Scaligera Nella formella si impone Il suggestivo Castello Scaligero e davanti le umili barche dei pescatori. Il Castello, voluto da Mastino della Scala a partire dalla seconda metà del XIII secolo, ha un mastio alto 30 m. da cui si domina il Garda. Il fortilizio, dopo la guarnigione scaligera, divenne una caserma francese e poi austriaca. Oggi emblema di Sirmione,
8 Sirmione Veneziana il Leone di san Marco impresso nella formella e su una “bissa” domina su pescatori e contadini poveri. La Repubblica Veneziana, sconfitti gli Scaligeri, iniziava la propria dominazione nel’400 fino al 1797, quando, con il trattato di Campoformio, i suoi territori furono ceduti da Napoleone all’Austria.
9 Sirmione e L’unità d’Italia Lode a tre monumenti celebrativi del Risorgimento: le torri di Solferino e San Martino (erette in memoria delle battaglie del 24 giugno 1859 con la sconfitta dell’Austria), e la Vecchia Dogana, posta nella fascia inferiore, simbolo della divisione di Sirmione al confine tra Italia e Austria, fino alla terza guerra d’indipendenza, nel 1866, quando l’Austria dovette cedere il Veneto al Regno d’Italia.
10 Sirmione e la Fonte Bojola Ispirato da fotografie dell’epoca, V. dedica la formella al palombaro veneziano A. Procopio che calatosi sul fondo del lago, (a circa 250 m. dal Lido delle Bionde), captò la sorgente solforosa, bollente a 60°: “Bojola”, il 24 agosto 1889, iniziava l’epoca del termalismo sirmionese.
11 Le Chiese di Colombare e Lugana In memoria del XX secolo V. ha scolpito le immagini della due Nuove chiese: Santa Maria Immacolata di Lugana, (eretta nel 1913), vicino al lago, e San Francesco alle Colombare, inaugurata nel 1969, con la particolarissima struttura a tenda progettata per valorizzare la partecipazione della comunità alle funzioni.
12 Sirmione Oggi conclude la narrazione, l’ultima formella con la penisola di Sirmione è da V. identificata in una donna che dorme dolcemente adagiata nella natura tra le onde del lago, la vite e l’olivo.


Prima pubblicazione il: 4 Dicembre 2021 @ 09:38

Vai articolo originale: http://www.gardanotizie.it/chiesa-san-francesco-colombare-sirmione-la-porta-bronzea/

Lascia un commento