Carpione a rischio estinzione, si attendono i fondi europei

Si chiama Life Scipione ed è l'estremo tentativo di salvare il carpione, specie autoctona ed esclusiva del Garda che negli anni ha subito una drastica riduzione. Se nel 1968 se ne pescavano 230 quintali, negli ultimi anni le catture, ora vietate a tutela della specie, si erano ridotte a poche decine.

La specie è considerata in «pericolo critico» per il degrado qualitativo delle acque, la modificazione delle aree di frega, il prelievo eccessivo, la competizione alimentare con altre specie, la ridotta variabilità genetica. Per salvare il carpione ha candidato all'Unione Europea il quadriennale Life Scipione, che ha un costo complessivo di 2.254.313 euro e prevede un contributo europeo di 1.259.313 euro.

Il progetto è stato presentato nei giorni scorsi a Salò dall'assessore regionale Fabio Rolfi. «Investiamo sul carpione per salvare un pesce autoctono, rappresentativo e identitario», ha detto l'assessore, annunciando che la proposta ha superato la valutazione di qualità dell'Ue. Ci sono dunque buone probabilità di finanziamento. La risposta della Commissione Europea è attesa entro giugno.

A fianco della Regione ci sono Fondazione Edmund Mach, Parco Alto Garda Bresciano, Gardaland Sea Life, Graia srl e troticoltura Foglio. Le azioni in programma: allevamento e ripopolamento con miglioramento genetico degli stock allevati; verifica del livello di minaccia derivante dal siluro; monitoraggio dell'efficacia dei ripopolamenti; creazione e ripristino di aree di fondale idonee alla riproduzione naturale; attività di informazione, sensibilizzazione e divulgazione.

 

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