Cannabis a Desenzano del Garda

Boom di aperture di negozi dedicati alla vendita di cannabinoidi, partendo dalle diverse qualità di infiorescenze per arrivare a tantissimi tipi di prodotti come infusi, bevande, olii e biscotti. Il mercato è letteralmente esploso e anche intorno al Garda hanno fatto capolino i primi shops dedicati alla cannabis legale.

Abbiamo incontrato Davide Ruggeri che, sotto i portici di Desenzano, ha recentemente aperto uno shop con cannabis originale olandese proveniente direttamente da Amsterdam. Il negozio è ricco di proposte che vanno dagli olii alle essenze vegetali, ma anche tanti gadget e articoli da regalo tematici rendono il negozio interessante sotto tanti aspetti. Ma chi è il cliente tipo che entra nel negozio? “A parte i curiosi sicuramente c’è oggi una consapevolezza dei benefici della canapa e chi si avvicina ha già una conoscenza abbastanza specifica. – afferma Davide – Il riscontro è buono e i clienti ritornano e prenotano alcuni prodotti che la nostra catena internazionale propone con un packaging accattivante”. “Mi sono meravigliato invece di una certa resistenza verso il prodotto che ancora viene considerata con accezione negativa e condannata come “droga”. In città (Ruggeri è titolare di uno shop anche a Brescia n.d.r.) abbiamo riscontrato meno perplessità nella categoria dei “benpensanti”. probabilmente servirà un po’ di tempo per far conoscere a tutti le potenzialità terapeutiche dei cannabinoidi”.

La vendita legale ammette solo in bassissima percentuale la presenza della sostanza delta-9-tetraidrocannabinolo (detto comunemente THC), uno dei maggiori e più noti principi attivi della cannabis, che ha effetti psicotropi.

“La valutazione della pericolosità del THC nei confronti dell’uomo – continua Ruggeri- è largo oggetto di dispute non solo scientifiche, ma anche politiche e ideologiche. E’ invece ammessa alla vendita cannabis con CBD, componente chimico che l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, dichiara non creare dipendenza e non provocare effetti psicoattivi né cardiovascolari”. L’OMS riconosce inoltre la potenzialità del cannabinoide come sostanza medicinale e ne afferma l’utilità terapeutica grazie alle proprietà rilassanti e neuroprotettive. È noto l’utilizzo del CBD per il trattamento di malattie come l’epilessia o le psicosi. Sono inoltre importanti le proprietà analgesiche, antinfiammatorie e vasorilassanti della canapa, che viene anche utilizzata nei suoi derivati farmaceutici (olii, pastiglie) per combattere i sintomi dell’ansia.

E’ fuor di dubbio che negli ultimi anni sono stati molti i passi avanti a livello internazionale e mondiale per quanto riguarda la legalizzazione delle “droghe leggere”, tematica da sempre controversa e dibattuta a livello medico e giuridico. Sono diverse le nazioni che hanno modificato le proprie leggi a riguardo (o ne hanno approvate di nuove) per permettere l’utilizzo personale di cannabis, rinomata per i suoi effetti psicotropi ma valorizzata per le sue molteplici proprietà farmaceutiche riconosciute da gran parte della comunità medica mondiale.

Lo studio dell’ OMS osserva come il CBD non sia considerato una droga dalle Nazioni Unite, non figurando nelle liste delle convenzioni internazionali per il controllo di stupefacenti nella seconda metà del Novecento.

Oltre a queste proprietà sono numerosi i possibili utilizzi della pianta: non a caso l’Italia è stata nel corso del primo Novecento il secondo produttore di canapa a livello europeo, con oltre 100 mila ettari di piantagioni. La pianta di canapa infatti ha una eccezionale versatilità di utilizzo in diversi settori, come ad esempio l’industria tessile ed edile: basti pensare alla nota automobile Ford che nei primi anni del ventesimo secolo venne progettata e costruita utilizzando come materiale la canapa. La quale potrebbe facilmente sostituire la plastica e la carta “tradizionali”: la cellulosa contenuta nella canapa permette di ottenere materiali plastici biodegradabili, prendendo virtualmente il posto del petrolio. Infatti è noto anche che la canapa può essere utilizzata come combustibile senza incrementare le emissioni di Co2, dal momento che la pianta già assorbe anidride carbonica durante la coltivazione. Potrebbe anche rimpiazzare le piantagioni di cotone destinate all’industria tessile, famose per il negativo impatto ambientale: la canapa è invece decisamente più sostenibile, richiedendo minori interventi con fertilizzanti e pesticidi. “Fino ai nostri giorni -conclude Davide Ruggeri- la pianta di canapa è stata vittima di proibizionismo e disinformazione, tanto da venire abbandonata dai settori industriali per ricomparire oggi non solo come moda ma come sostanza con grandi proprietà benefiche: il mondo della sanità e il successo di pubblico hanno aperto le porte ad un utilizzo salutare senza preconcetti”

Jacopo Miatton

Vai articolo originale: http://www.giornaledelgarda.info/cannabis-a-desenzano-del-garda/

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