Acqua: Comuni giustamente ribelli crescono…

Cresce sempre più il fronte della meritoria protesta contro la cosiddetta Legge “Ronchi” (166/2009) che introduce di fatto la privatizzazione dell’acqua pubblica.
La cosa che mi fa molto piacere è che il fronte è assolutamente bipartisan segno che il buon senso come sempre non ha colore.

Qualche giorno fa il Consiglio Comunale di Rezzato ha meritoriamente approvato una mozione che impegna il Sindaco e la Giunta «a contrastare ogni tentativo di privatizzazione dell’acqua, a riconoscere che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica essenziale per garantire pari dignità a tutti i cittadini, a continuare l’impegno per una gestione improntata a criteri di efficienza, di tutela della proprietà pubblica del bene e delle infrastrutture, di universalità nell’accesso e tutela delle persone più deboli».

Due giorni fa la mossa dell’Amministrazione Comunale di Sirmione che ha deciso di dichiarare guerra alla Regione Lombardia con un ricorso al TAR sul commissariamento della gestione dell’acqua, al fine di mantenere la gestione dell’acqua pubblica in mani comunali, al grido «giù le mani dall’acqua dei Sindaci».

Ma prima ancora l’iniziativa del Partito Democratico del Garda per presentare una mozione comune in tutti i Comuni del Garda, simile a quella di Rezzato.
L’iniziativa della Regione Piemonte che ha impugnato la Legge Ronchi davanti alla Corte Costituzionale.
E ancora prima l’indignazione e la reazione di associazioni e movimenti a favore dell’acqua pubblica in tutta Italia.

Cheddire, avanti così, speriamo che il fronte avanzi!

Vai articolo originale: http://garda2o.wordpress.com/2010/02/15/acqua-comuni-giustamente-ribelli-crescono/

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