A Salò stop a tavoli e sedie su suolo pubblico gratuitamente

Plateatici: si torna alla normalità. Viste le tante lamentele giunte in municipio per gli spazi pubblici occupati dai tavolini dei locali, il Comune sembra intenzionato a chiudere qui l’esperienza dell’ampliamento dei plateatici, che probabilmente non sarà replicata nel 2022.

Così è scritto nella lettera che dal municipio è partita con destinatarie le associazioni degli esercenti e alle ditte concessionarie di suolo pubblico: «Perdurando il positivo andamento della situazione epidemiologica, l’Amministrazione comunale non intende riproporre per l’anno prossimo la misura relativa alla concessione gratuita in ampliamento dei plateatici, attuata per gli anni 2020 e 2021 e, di conseguenza, fatte salve sopravvenute disposizioni legislative, dal 1° gennaio 2022 dovrà essere corrisposto il canone unico patrimoniale che ha sostituito la Cosap».

Questo anche alla luce delle rimostranze degli utenti del lungolago, costretti a fare lo slalom tra sedie e tavolini. «A Salò – è stato fatto notare – si è deciso di fare il distanziamento cancellando la passeggiata e regalando quello spazio ai gestori di bar, gelaterie e ristoranti. Quello che rappresentava un agognato spazio di relax, si è trasformato in una gimcana tra file di tavolini». Già dal 3 novembre la situazione è tornata nella normalità.

Terminata la stagione turistica, infatti, il Comune ha disposto la rimozione del plateatico in ampliamento che era stato concesso a titolo gratuito con il duplice obiettivo di consentire il rispetto delle norme sul distanziamento e di mitigare la perdita di fatturato da parte delle attività commerciali. «Ricordiamo che la scorsa primavera – si legge nella lettera inviata agli esercenti – dal Comune erano state fornite le indicazioni necessarie al rilascio delle concessioni, con la prescrizione che venisse garantita in ogni caso l’apertura dell’esercizio pubblico almeno sino al 1° novembre 2021.

Peraltro, i cosiddetti Sostegni e Sostegni-Bis hanno disposto l’esonero dal pagamento del canone unico patrimoniale per tutto l’anno 2021 per i pubblici esercizi, con la conseguenza che è stata possibile l’occupazione a titolo gratuito anche del suolo pubblico ordinariamente oggetto di concessione onerosa, oltre a quello interessato dall’ampliamento deciso dal Comune». L’Amministrazione ha peraltro constato «che numerose attività sono state chiuse in anticipo».

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