I fiori del Monte Baldo (e altre storie)

Se c’è una cosa che mi piace davvero fare, alla quale non so mai dire di no, sono i viaggi. Andare dovunque, vedere, esplorare, meravigliarmi come una bambina di fronte a cose mai viste, o viste soltanto in foto. Ma per quanto belli siano i posti dove vado, sempre più spesso mi ritrovo a pensare a quanto belli siano i posti dove invece abito.
Amo il mio lago, il paese dove vivo e le zone limitrofe, ed amo viverlo, scoprendone anche i lati più nascosti.

Domenica sono andata sul Monte Baldo, per esempio.
Ho preso la funivia da Malcesine, un impianto nuovissimo e girevole che permette, durante il tragitto, di godere già dello splendido panorama, e poi ho camminato, camminato, camminato…

Sì, volendo avrei potuto fermarmi lì, a riposare con il cavallino stanco, a godermi il panorama su Riva del Garda, ma ho visto una cosa che ha attirato la mia attenzione e così ho detto: andiamo fin dove c’è la neve?
(l’ho detto, sono una bambina in fondo)

E così lui mi ha accontentata.
Siamo scesi per un sentierino (che sarebbe meglio definire dirupo, ehm) che c’è alla fine della strada (al lato nord, dove si vede Riva) fino alla strada principale asfaltata. Poi siamo scesi per la strada principale, ci sono circa 4 curve a tornante da fare, abbiamo visto anche le caprette, abbiamo trovato anche le fragoline di bosco… uhmmm che buone!!! Si possono mangiare? Boh, io le ho mangiate :P

Poi abbiamo raggiunto un piccolo splendido bosco di faggi e larici e ci siamo addentrati, direzione: il Monte Altissimo, tempo previsto di camminata 1:45 minuti.
Dopo una breve sosta per il pranzo a base di panino con la pancetta, albicocche, cioccolata, siamo ripartiti sprintosi ed abbiamo raggiunto il Rifugio Altissimo, abbiamo raggiunto la neve!
Lì al rifugio, tra le travi c’era un nido con gli uccellini piccini. Poi dentro c’era il soffitto pieno di disegni colorati fatti dai bambini. E c’erano tante buone grappe :-D

Poi si faceva tardi, siamo dovuti rientrare per non rischiare di perdere l’ultima corsa della funivia (ore 18:45 in questa stagione) e la camminata era ancora lunga…

Non so dirvi quanta strada ho fatto, e non so dirvelo soprattutto perché ho perso il mio contapassi preferito, ma suppergiù erano millemila chilometri ed alla fine ero stanca morta, ma soddisfatta.
Ho fotografato un sacco di fiori, così se qualcuno va su google e scrive I fiori del Monte Baldo, ora sa che li trova qui.

Anzi, io spero che qualcuno ci vada, stimolato dal mio post.
E se per caso trova un contapassi grigio argento, ecco, era mio. Scrivetemi!!!

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Vai articolo originale: http://www.lapaoly.net/2009/i-fiori-del-monte-baldo-e-altre-storie/

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